Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiPost by Alex MartelliCi sono interessanti parallelismi (chissa` se c'entra qualcosa col fatto
che Python vide i primi albori [nel '91] sul Mac di Guido, anche se poi
per anni fu disponibile solo per Unix, e poi per Dos e Windows, prima di
venire di nuovo rilasciato per Mac -- in buona parte grazie agli sforzi
di Just, il fratello di Guido, peraltro noto [e presente in Wikipedia]
anzitutto come disegnatore di font).
Non finisce mai di soprendermi nemmeno quanto terreno abbia perso MacOS
negli anni 90. Alla fine negli anni 80 era, per un computer desktop,
qualcosa di fenomenale. Amiga pure era buono, ma ha avuto molte più
difficoltà.
Gia`, mi pare di ricordare che il management Commodore riusci` a fare
(mica facile...) anche piu` errori di quello Apple (e infatti Apple e`
sopravvissuta, sia pure dopo un momento nero; Commodore no).
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiAnche NeXT in seguito ha avuto un ruolo chiave in molte tecnologie
fondamentali (il web, per dire). Poi piano piano c'è stata
l'assimilazione. Windows ovunque. Apple in terribile calo e tutto.
Linux non ancora *davvero* pronto per il desktop (non che lo sia ora,
peraltro).
Gia`, era il periodo in cui (per sopravvivere, diciamo:-) mi trasformai
in guru degli internals di Windows -- il mio datore di lavoro di allora
aveva preso la decisione strategica di abbandonare le workstation Unix
(troppa varieta` ciascuna con segmenti di mercato troppo piccoli, quindi
troppi costi di sviluppo) per concentrare tutto su Windows. Oggi
perdono vendite perche` non supportano Linux (che nelle condizioni
giuste e` "pronto per il desktop" eccome: una tipica piccola azienda,
magari con una dozzina di posti di lavoro e due dozzine di server, se e`
in grado di permettersi 1 sistemista semidecente, puo` risparmiare
parecchio con Linux [o un BSD, peraltro] se puo` trovare per Linux le
applicazioni che specificamente le servono, tipo Pro/Engineer per il CAD
3D... considera che in azienda, al desktop, la connessione internet
c'e`, quindi [ad esempio con Google Apps For Your Domain, magari Premier
Edition, piu` Salesforce, ecc, ecc] gia` solo dal browser si fa
agevolmente la gran parte di quel che serve...).
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiDopo di che non so quanto Guido usasse un Mac 'per accidente' (dopo
tutto nel mondo universitario era parecchio diffuso, ai tempi), perchè
era comodo o per 'convinzione'. A proposito, ora sai cosa usa?
Non so perche` avesse a casa un Mac (forse lo condivideva col fratello,
che e` in primo luogo un grafico, anche se non scherza affatto anche
come capacita` di sviluppo software). Oggi, al lavoro, usa la tipica
combinazione Google che uso anch'io: laptop Mac, desktop Linux (sara`
anche non "pronto per il desktop" come dici tu, ma i nostri desktop sono
in grande maggioranza Linux, con minoranze Mac e Windows... non sono
certo l'unico che passa il 60% del suo tempo di lavoro al computer nel
browser, dove girano tutte le nostre app interne, il 30% a terminale, il
10% in OpenOffice o Acrobat Reader...). A casa, non sono sicuro; credo
che abbia ancora il suo vecchio laptop Windows, potrei sbagliare.
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiRiguardo a Just Van Rossum una curiosità è che cercando MacPython su
Wikipedia, viene fuori la sua pagina.
Heh, buffo, e` l'unica pagina wikipedia dove macpython e` nominato!-)
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiPoi da macchista programmatore di relativamente lunga data (anche se
chiaramente non 'vecchio' anagraficamente, ho programmato su MacOS per
tutta la prima metà degli anni '90) posso dire che di Python non avevo
mai sentito parlare *prima* di passare a GNU/Linux (e fu li che per un
accidente librario imparai Perl *prima* di Python -- ovvero che in
libreria non si trovava molto qui da me su Python, il solito libro su
Python 2.1, che in qualche modo mi aveva colpito meno della versione
italiana del nutshell su Perl). Dicevo... Python su Mac, contrariamente
a quanto fosse possibile pensare, non si era diffuso molto per quanto ne
sappia io.
Penso anch'io che in quel periodo non lo fosse.
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiNon so se per problemi 'tecnici' (il primo candidato sarebbe qualche
problema a sviluppare le GUI, che in effetti non ho visto alcuna
libreria Python che pilotasse le GUI *pre* Carbon. E non so nemmeno
quando è stato riportato, se il problema potrebbe essere specialmente
temporale -- ovvero che nei primi anni 90 Python su Mac non esisteva e
basta --).
Credo sia apparso solo nel '98, a giudicare dalla pagina di Jack (1.5.2,
del '99, fu l'ultima versione a girare sui Mac con Motorola 68mila...)
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiComunque su MacOS uno degli ambienti più popolari per cose 'semplici'
era RealBasic, che ad un prezzo relativamente contenuto (100 euro oggi,
meno un tempo) ti dava un IDE abbastanza pratico e maccoso.
Stranamente, nonostante *sia* più facile da usare di Cocoa, al momento è
invece in diminuzione, a quanto vedo. E RealBasic, pur avendo la
sintassi di un Basic è un po' un linguaggio a se. Nel senso che come
'modello' è relativamente simile a Java (statically typed, ereditarietà
singola, interfacce). In più ha una facility per implementare i Mixin.
Non solo... l'azienda è parecchio avanti. Fanno abbastanza
"Does the product name change from year to year?
We change the name to reinforce our Rapid Release Model for software.
Read the white paper for more information regarding our new agile
business model that provides updates to customers every 90 days and
improves the quality of software."
<http://www.realbasic.com/support/whitepapers/rapidrelease/>
E dicevo, non credo che il successo di Cocoa si semplciemente legato ad
ObjectiveC che è dinamico (un po' per la formazione di molti
sviluppatori che lo usano comunque come fosse statico o giù di li)
ObjC in effetti, di per se (a parte Cocoa), non e` mai stato molto
popolare (peccato, ma questo ci dice la storia!).
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiSi.
Post by Alex MartelliIl Mac "reale" ebbe sempre molteplici modi "ovvi" di fare le stesse cose
(da mouse e con scorciatoia di tastiera, ad esempio), e Raskin detestava
questo approccio (e spiego` bene il perche` e il percome nel suo libro,
"The Humane Interface"), per non dire del concetto di "personalizzare"
l'interfaccia (anatema per Raskin) e di dettagli come l'idea di "cut"
(pessima ergonomia, spiegava Raskin, perche` "modale" e pericolosa) e il
fatto che il paste su testo selezionato cancelli/sovrascriva quel testo.
Molti dei suoi scritti sono disponibili a
<http://jef.raskincenter.org/home/index.html> .
Sarebbe divertente vedere cosa scriverebbe Raskin ai sostenitori 'duri e
puri' di KDE che circolano su icod. Cui ho peraltro consigliato anche un
libro che tu stesso mi consigliasti (the paradox of choice), pur senza
speranza che lo leggano.
Heh heh, fai bene -- una volta che tu l'hai consigliato, se scelgono di
non leggerlo (e quindi di non capire perche` e quando _troppa_ scelta
diviene un fattore negativo, non positivo) e` loro responsabilita`. Ma
fra troppa e nessuna ci sono vie di mezzo, e non ho mai condiviso
l'estremismo di Raskin in merito (ammetto che l'usabilita` non e` il mio
settore, ma anche tanti esperti di usabilita` un _poco_ di possibilita`
di scelta e personalizzazione sono favorevoli a offrirla).
Post by Enrico 'Mc Osten' FranchiPost by Alex MartelliNon a caso, Archy (il prototipo di implementazione della "Humane
Interface", sviluppato in buona parte da Raskin figlio e comunque
scaricabile [Creative Commons Noncommercial Sharealike] dal Raskin
Center) e` in Python -- una piccola conferma del buon match filosofico
fra Python e "il Mac alla Raskin" (ricordo dibattiti con Jef quando
eravamo consulenti per la stessa azienda -- lui di UI, io di Python e
tecnologie di backend -- e c'erano piu` dissensi che consensi, ma
evidentemente un occhio a Python deve averlo dato e quel che ha visto
deve essergli piaciuto!-).
Ci darò un occhio...
E` in uno stato assai grezzo (non credo che ci lavorino piu` da un paio
d'anni) e se non hai letto il libro di Raskin e` difficile capire
perche` e percome funzioni... ma figurati un misto fra Emacs (un editor
di testo con pretese di fare _di tutto_ per te) e il contrario di Emacs
(mai nessuna modalita`, nessuna personalizzazione, ecc, ecc:-).
Alex